Marmellata di mele cotogne.


bandiera spagnola - 2
MIRA EN ESPAÑOL

Le mele cotogne sono un frutto quasi dimenticato: la mela cotogna, ha un passato da leggenda, ma un presente sempre meno interessante. Questo perché questi frutti sono difficili da reperire nei mercati, il sapore leggermente acidulo non incontra i gusti di tante persone ormai abituate ai gusti standard.  

A me la mela cotogna ricorda il tempo della vendemmia che mio padre Antonio eseguiva intorno alla seconda settimana del mese di ottobre, gli alberi di mele cotogne erano belli carichi di questi pomi gialli, quando passavamo sotto i rami potevamo sentire  il profumo forte e dolce di mela, di fiori e addirittura cannella. La mela cotogna in Sardegna si consuma sia cotta che cruda.
Un modo per “conservare” le mele cotogne è quello di ricavarne la marmellata. Se cerchiamo sul dizionario Treccani la parola marmellata noteremo una cosa strana:
marmellata s. f. [dal port. marmelada, der. dal lat. melimelum, gr. μελίμηλον«melo innestato su un cotogno»] quindi verosimilmente uno dei primi frutti dai quali è stata ricavata la marmellata è proprio la mela cotogna.
Veniamo alla ricetta.
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INGREDIENTI:

  • 2 Kg Mele cotogne
  • 1200 gr Zucchero
  • 2 Limoni
  • 4/5 vasetti medio grandi

 

PREPARAZIONE:

Prendete le mele cotogne è pulitele  bene in modo da togliere tutta la “laniccia” . Lavatele accuratamente,
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e senza sbucciarle tagliatele prima a metà e poi  in quattro parti , con un coltello a lama corta toglietele il  torsolo e tagliatele in cubetti.
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Mano a mano prendete i cubetti e immergetele  in una ciotola con dell’acqua insieme a qualche fetta di limone.
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Una volta terminato il taglio delle mele prendete i cubetti scolateli e metteteli in una pentola (nel mio caso a pressione) aggiungendo due bicchieri d’acqua. Fate cuocere a fuoco medio finché la frutta non si sarà ammorbidita.
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Potete usare dei vasetti nuovi o riutilizzare i vasetti usati in precedenti conserve. Comunque tutti i vasetti nuovi o no devono essere sterilizzati insieme ai coperchi. I vasetti devono essere sterilizzati proprio nel momento in cui si decide di riempirli, per non vanificare la sterilizzazione.
Lavate molto bene  i vasetti sotto acqua corrente e verificate che siano intatti. Per i vasetti con chiusura ermetica, lavate bene anche la guarnizione e mettetela ad asciugare.
Prendete una pentola abbastanza capiente, considerate che i barattoli andranno completamente immersi nell’acqua quindi la pentola dovrà essere larga ed alta. Prendete  un canovaccio pulito e foderatene la pentola, ponete  i vasetti all’interno della pentola all’insù in modo che l’acqua calda possa circolare da sopra a sotto.
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Mettete attorno ai vasetti o un canovaccio oppure dei tovaglioli di stoffa in modo da tenere fermi i vasetti durante la bollitura.
Riempite la pentola di acqua fino a ricoprire i vasetti.
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Ponete la pentola sul fuoco a fiamma alta, una volta arrivati  ad ebollizione, abbassate il fuoco e lasciate bollire il tutto per 45 minuti. Dopo 30 minuti immergete anche i coperchi da sterilizzare. Passati i 45 minuti  spegnete il fuoco e lasciate raffreddare. Quando l’acqua sarà a tiepida, togliete i vasetti dalla pentola e scolateli bene, a testa in giù, su un canovaccio da cucina pulito.
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Per avere la certezza che tutta l’umidità sia uscita ponete i vasetti sulla leccarda foderata con carta forno nel forno acceso a 40/50°C per 15 minuti circa.
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Nel fra tempo mettete le mele cotogne nel passaverdure per setacciarle
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e ponete la polpa nella pentola: aggiungete lo zucchero,
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e fate cuocere nuovamente a fuoco lento per 40 minuti, mescolate di tanto in tanto con un cucchiaio di legno.
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Quando avrete ottenuto un composto liscio aggiungete il succo di limone e fate cuocere ancora 5 minuti.
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Versate la confettura bollente di mele cotogne nei vasetti sterilizzati sino ad arrivare a circa 1 cm dal tappo.
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Tappate immediatamente e disponete i vasetti a testa in giù e disporrete su un piano affinché si formi il sottovuoto che consentirà alla marmellata  di conservarsi a lungo.
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