Sas mandagadas o trizzas
Oggi vi presento un dolce caratteristico del carnevale della Sardegna ed in particolare nel Goceano Sas mandagadas o trizzas, un dolce molto semplice, e per gli amanti del miele , una goduria.
Provatelo e mi direte!!
INGREDIENTI:
- 500 g di semola
- 2 uova
- 125 ml di acqua tiepida
- 50 g di strutto
- olio di semi per friggere
- sale un pizzico
- Miele
PREPRAZIONE:
Versate la semola sulla spianatoia e ponete al centro le due uova e poca acqua tiepida salata. Lavoratelo bene a mano.
Appena l’impasto risulta liscio unite poco alla volta lo strutto “intradura”, la pasta sarà pronta quando inizierà a scocchiare.
Copritelo con una panno e fatelo riposare 30 min. circa.
Prendete il panetto e tagliatelo in piccole parti e lavoratelo con le mani, ricavando delle strisce sottili simili a dei bucatini di 30 cm di lunghezza aventi 2/3 mm di diametro;
questi vengono piegati in due e fatti rotolare fra di loro fino ad ottenere una treccia;
questa viene ulteriormente piegata in due e, viene ricavata una treccia più spessa.
Le trecce vengono poste su un vassoio e fatte asciugare.
Versate in una padella l’olio (tradizionalmente si usava lo strutto) , dovete tenere sotto controllo la temperatura del medesimo che non deve essere ne troppo fredda e ne bollente: diciamo che la temperatura ideale si aggira sui 180 gradi. Vi conviene immergere nell’olio 3-4 trecce alla volta, in modo da non raffreddarlo troppo: inoltre durante la frittura, fate attenzione che le trecce non si attacchino tra loro e che non si scuriscano eccessivamente.
A questo punto sas mandagadas si conservano per diversi giorni in un contenitore di latta.
Poco prima di servirle, riscaldare del miele in un pentolino sufficientemente capiente con un paio di cucchiai di acqua, immergervi con delicatezza le trecce e ripassarla nel miele caldo,
possono essere consumate sia calde che fredde,
per conservarle riporle in un contenitore di vetro o di terracotta.
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